martedì 22 gennaio 2013

10 gennaio 2013

Sguardi tremuli in corpi macellati, sventrati e pendenti. Voci nella notte dai corridoi vitali  e il tintinnio di carrelli a rassicurare il sonno. Attesa di un nome che riporti alla vita nella vaghezza di una coscienza che pur sa di un divenire annodato lieve ad un battito d'ali. 

martedì 18 dicembre 2012


Bisogna veramente che l'uomo muoia, perché altri possa appurare, ed ei stesso, il di lui giusto valore. Vittorio Alfieri

domenica 18 novembre 2012


TRITTICO

“Non posso cantare” (1966)

Nota di tristezza nei miei occhi
desiderio di silenzio, di pace.
Loro non capiscono, mi dicono strana,
giovinezza sciupata la mia,
che non spendo in risate.
No, non posso cantare!
Come posso cantare, ridere sognare?
Quando il mitra mi spezza le gambe,
quando grida lontane soffocano la mia gola,
quando il rantolare del cannone
disturba i miei sogni d’amore.
No, non posso cantare!
Troppo è il chiasso intorno a me,
la mia voce si perderebbe nel nulla!

“16 anni”(1968)

Sedici anni
un mondo di colori e di sogni
che non so vivere; ascolto gli altri per sapere..
no, non mio piace ciò che dicono!
Sedici anni
desiderio di vivere, di amare, di sognare
scruto con sguardo assetato la vita, il mondo degli altri..
no, non mi piace ciò che fanno!
Non voglio diventare come loro,
non potrei vivere come gli altri
ammantata di falsità e di interessata cortesia.
Ma possibile che quel signore distinto,
che gira con il mitra sottobraccio
e che al passaggio del suo direttore,
si piega fino a terra in un inchino…
pensasse come me a sedici anni?

“Oggi” (2006)

Fuori e dentro
Il dolore dilaga
ancora oggi

oggi ancora
solcando terre nuove
un sogno vive



venerdì 16 novembre 2012


Alta marea
(1994)


Misteriosa e lenta
sotto lo sguardo complice della luna 
avanzi
alta marea di nostalgici ricordi
e di tanto passato pregna.
Odori vani ed immagini sfocate
fluttuano ed emergono
dal turbinio dell'onde
che pur non posson
trattenere al fine
orme di passaggi evanescenti
dal rapace indietreggiare
dell'acque.


giovedì 15 novembre 2012


PRELUDIO (1994)

Dentro la vita
inquieta anima sprofondi
che il nulla t' avvolge prepotente.
Il vuoto ti risucchia il corpo
da pesanti sofferenze zavorrato.
E' il vortice incontrollabile dell'avanzare
che possiede e travolge
il tuo essere;
Ma al fine ecco
ad accoglierti dolcemente
la grande madre,
le sue braccia forti, una culla
 per un sonno ristoratore
preludio di vita.

                                                      Diella



martedì 6 novembre 2012

sassi




Sassi


Devo fermare il cammino
ora lo so
non basta rallentare il passo.

Devo sciogliere quel nodo
che sinuoso
costringe e possiede.

Un gesto semplice
infine
togliere il sasso.

Dunque mi fermo
levo la scarpa
e libero il piede.


venerdì 19 ottobre 2012


   Io….anche così

Ho amato e amo la vita....
per i giochi antichi della mia infanzia,
per le cantilene ascoltate,
per i nove fratelli
ed i colori della campagna intorno,
per il pasto semplice
e per il correre gioioso
lungo le vie del paese addormentato
di un pomeriggio afoso d’estate.

Ho amato e amo la vita....
per le dolci sensazioni provate
di amori freschi
vissuti nel cuore e nella mente
al partire di ogni nuova primavera,
per le amicizie intense di confidenze e gelosie
in un’età acerba
ricca di contraddizioni
e di sogni arrabbiati e sinceri.

Ho amato e amo la vita...
per il compagno
di giorni allegri e stanchi
di notti fredde e calde,
per la sua mano rozza ma presente
e quegli occhi sfuggenti e furbi,
per le sfuriate subito finite
e quelle scelte combattute e contrastanti
poi sempre unite infine.

Ho amato e amo la vita....
per i miei figli
i pianti, le notti insonni
e le scarpe sempre piccole,
per il morbillo e il primo giorno di scuola,
le frasi urlate e il disordine nelle stanze,
per lo stereo troppo alto e una chitarra scordata
per un balletto improvvisato
ed un bacio prima di dormire.

Ho amato e amo la vita...
per lo sguardo di uno sconosciuto
per un sorriso ed un gesto gentile
di chi cerca amicizia e aiuto,
per un torto subito
e quella rabbia quasi mai soffocata
che mi da la forza di ricominciare,
per un sogno sempre presente
che mi fa ogni giorno sperare.

Ho amato e amo la vita...
per la curiosità del domani,
per una giornata di pioggia
passata in cucina a stirare,
per un libro che mi fa pensare,
una canzone romantica
o per un ritmo veloce
che mentre spolvero
mi fa ballare.

Ho amato e amo la vita.....
per il silenzio del mattino
e la solitudine della sera,
per un cucciolo che mi farà compagnia
ed uno squillo di telefono che non arriva,
una passeggiata lenta
prima di dormire
per l’incerto ed il mistero
ed un futuro comunque da scoprire.

Ho amato e amo la vita...
per la morte che vorrà arrivare
dolce e improvvisa o lenta e sfiancante,
per quella mano fredda e decisa
che mi verrà a cercare,
per la speranza che non sarà delusa
di un incontro atteso
e di cari amati finalmente ritrovati.

venerdì 12 ottobre 2012

Ritrovarsi oltre



RITROVARSI   OLTRE
2005

Vidi mia madre
sorridere e tendermi la mano.

Vidi allora aprirsi gli spazi intorno
le nuvole scomparire, il cielo farsi più terso
e la sua figura avvicinarsi.

Vidi il mio corpo sollevarsi
la mia mente cercare la sua e i suoi occhi
presero a parlarmi.

Vidi svanire il grigiore dell’aria
che opprimeva respiri più ampi
e tutto farsi più chiaro e leggero .

Vidi allora apparire
i colori e i suoni della pace
e vidi che la pace era fuori e dentro di me.
                                                     Diella





martedì 9 ottobre 2012



Risveglio



Gli occhi socchiusi,
a tratti ancora abbandonati a repentini ritorni,
come di chi si accinge
a lasciare l’amato
e si attarda,
per coglierne un’immagine ultima.

Dalle persiane, un filo
come lana bianca,
sfocato e tremolante,
s’infiltra e poi svicola prepotente
a baciare la camicia, rimasta là,
lassamente abbandonata sulla sedia,
in un amplesso di indumenti intrecciati fra loro,
come membra avvizzite e stanche.

La mano, prima,
poi il braccio,
come impulso non controllato,
a disegnare un arco immaginario,
si tendono nell’aria,
pregna di silenzi e di odori insinuati,
complice la notte.

L’intreccio avvolgente e teporoso
di coperte e lenzuola,
compagne di viaggi misteriosi e di sogni sognati,
scivola via dalla pelle
ancora tiepida e intorpidita.

Allora.....
un fremito pervade il corpo tutto
e sollecita la mente,
che chiamata ancora una volta alla vita,
cede al risveglio.           (Diella)



Incontri
(1995)


Viaggi di sguardi penetranti
dentro l’anima violentata,

non gesti insidianti

non parole temute

ma defloranti pupille
forti dell’ardito possesso

di anonime vite

in fugaci incontri.




lunedì 8 ottobre 2012

SE RINASCO

Spesso accade di urlare a qualcuno che ci fa arrabbiare "SE RINASCO!!" in tono minaccioso. 
In realtà mi sto rendendo conto che quando poi ci si focalizza concretamente su cosa vorrei fare e chi vorrei essere, diventa dura.
Ho sempre detto a chi mi conosce che ho tante idee e sogni da realizzare che mi ci vorrebbero almeno sette vite per poter fare tutto. Sono curiosa e mi piace mettermi alla prova con tante cose, ma se dovessi pensare ad un'ulteriore vita intera tutta da vivere, non saprei proprio cosa scegliere. In questo momento poi che mi sento abbastanza stanca e giù di tono, mi parrebbe solo una fatica in più.
Comunque se proprio mi fosse data questa  possibilità in più, non eliminando il mio vivere attuale...non posso certo perdermi questa occasione. 
Allora diciamo che potrei scegliere di vivere nei primi dell'ottocento, in una casa signorile immersa nel verde, nei pressi di un villaggio tipico inglese, raggiungibile con calesse e cavallo. 
Nella casa stanze e sale con annesso piano e scrittoio. Una penna d'oca, un calamaio e tanta carta per scrivere. Giovanotti e signorine a prendere il tè nel pomeriggio ed un amore segreto e giochi di sguardi per manifestare il sentimento......

INVOCAZIONE


INVOCAZIONE
(1995)

Ridondante passione
che travolgi, devasti
e l’anima flagelli

fra pietre infiltrata
prima sottile,
come fiume in piena poi

sgretoli ed abbatti argini
di costruite certezze
mai tali.

Dominatrice
che ricopri ed avvolgi memorie e ragioni
di un’acropoli che più non è,

te imploro e supplico
che dilaghi e possiedi sferzante
mai più non mi abbandonare!

sabato 6 ottobre 2012

se fossi vento


SE FOSSI VENTO


Se fossi vento di scirocco
ti avvolgerei con il mio impeto caldo
e ti trascinerei a conoscere l’amore
che mi pervade
quando guardo l’universo
così
come è stato creato
dalle mani di Dio.

Se fossi vento di tramontana
ti stringerei nella mia morsa gelida
per portarti con me a visitare
il dolore del mondo
oggi
seviziato ed afflitto
dalle mani dell’uomo.
Lady.ella
Foto: Notti insonni



Il pensiero
si srotola, si annoda, si spezza
e riprende
c’è altro che appare
e si annebbia la mente.

Un filo
incerto si stende
e un volto, un’idea,
un ricordo confuso e poi chiaro 
improvviso è presente.

Il buio dissolve i confini
fra ieri e domani,
contorni sfumati 
e il futuro costringe il passato
a rimbalzi lontani.

Il silenzio accompagna
il respiro
nell’attesa del giorno 
e la mente sfiancata si appresta
a goderne il ritorno.


notti insonni



Il pensiero
si srotola, si annoda, si spezza
e riprende
c’è altro che appare
e si annebbia la mente.

Un filo
incerto si stende
e un volto, un’idea,
un ricordo confuso e poi chiaro
improvviso è presente.

Il buio dissolve i confini
fra ieri e domani,
contorni sfumati
e il futuro costringe il passato
a rimbalzi lontani.

Il silenzio accompagna
il respiro
nell’attesa del giorno
e la mente sfiancata si appresta
a goderne il ritorno.


mercoledì 26 settembre 2012

il melograno

Il caldo incombe, l'umidità sfianca, l'autunno si affaccia, le scuole riaprono: ma le rose fioriscono, l'erba tenera verdeggia, i parchi si riempiono di bambini, e il mio melograno non si lascia confondere e fa il suo dovere.


lunedì 24 settembre 2012

albeggia

Notte buia questa, senza luna.
Un biancheggiare atteso
filtra sommesso
dai battenti.
Albeggia.



lunedì 17 settembre 2012

la domenica


Già da piccola la domenica, pur nella povertà e semplicità di una famiglia numerosa, è sempre stata vissuta con dignità e differenziando il menù.
Ricordo le pappardelle in brodo, che in casa mia rappresentavano appunto la domenica. Venivano fatte rigorosamente a mano da mia madre e cotte in un brodo di carne (quantità standard, qualsiasi fosse il numero dei presenti). La carne, che nei giorni settimanali poco era presente, rappresentava il vero segno della festa, accompagnata sempre e solo da patate lessate, nel brodo stesso. Altra caratteristica domenicale: i vestiti della festa da indossare, solo in quell'occasione o per andare dal medico(fra settimana). 
Possibilmente, la S. Messa, la mattina.
Nella mia famiglia da sposa la domenica è rimasta quella giornata in cui, si privilegia la cucina, in modo speciale in quelle occasioni in cui i figli vengono a pranzo, ma anche quando siamo io e Pino, soli.
Non faccio cose esagerate e stravaganti, ma diverse sì. Per me il piatto più rappresentativo rimane quello della mia infanzia, ma alterno con quello che è per mio marito il suo simbolo di festa, per cui : tagliatelle al ragù, con un secondo ed un contorno (alla dieta ci si pensa fra settimana).
Non sono di quelle madri e suocere che assillano per avere i figli a pranzo, se ci sono, sono sempre contenta e una tantum glielo propongo, ma quando so che stanno bene e sono sereni, vivo il mio giorno festivo senza problemi. 
Il pomeriggio ho sempre amato fare qualcosa con la famiglia ed ora con il marito. Uscite semplici, quando c'erano i genitori vivi, ci trovavamo con gli altri fratelli da loro, a chiaccherare. Ora, si va al cimitero, a qualche sagra, in un centro commerciale o solo a mangiarci un gelato. Compatibilmente con lo sport televisivo e le previsioni del tempo.
Caratteristica della mia domenica: Non esiste la cena della sera, da sempre. O si mangia il gelato nel tardo pomeriggio, o si spizzicano gli avanzi del giorno. E questo è un fatto ormai consolidato per cui e nessuno pensa nemmeno ad apparecchiare, si mangia al ritorno quello che capita e come capita, frugando nel frigorifero e sbirciando la TV.
Possibilmente la s. Messa, la mattina.

sabato 15 settembre 2012

dietro la curva

L'autunno, l'aria umida, le giornate uggiose (termine rubato ad una nota canzone) mi stanno facendo ripiombare in una sorta di limbo apatico e malinconico. E' come trovarsi in una strada prima di una curva che ti impedisce la visuale dell'oltre. Aspetto che la curva finisca, forse al di là c'è un raggio di sole che fa capolino...

martedì 11 settembre 2012

sotto l'ombrellone


Una passeggiata in riva al mare a metà settembre, pensieri ed emozioni, poi sotto l'ombrellone, una penna e come carta, solo un fazzoletto, per trascrivere velocemente sensazioni.



Come mollusco

Sul finire dell'estate
quando dopo una burrasca
il mare si ritira sfiancato
lasciando schiumose ramaglie
dalle forme incantate,
la nostalgia mi invade e
attanaglia lo spirito libero
che si ritira come mollusco
nel guscio. ( Diella 11 settembre 2012)
Foto: Come mollusco

Sul finire dell'estate
quando dopo una burrasca
il mare si ritira sfiancato
lasciando schiumose ramaglie
dalle forme incantate,
la nostalgia mi invade e
attanaglia lo spirito libero
che si ritira come mollusco
nel guscio. ( Diella 11 settembre 2012)

lunedì 3 settembre 2012

Per fortuna si fa sera.

Quando parte il chiodo fisso, lo sguardo sulla casa si fa critico, "panicoso" e ansioso: allora cominci da una ragnatela, poi vedi un oggetto sbagliato al posto sbagliato e gli cambi posizione ma....lì ce n'è un'altro da riposizionare o da buttare e ti dispiace. Dunque lo infili dentro ad un cassetto. Non lo avessi mai fatto!!! Quante cose inutili là dentro e parte la tarantola impazzita! Sposti pulisci, sgombri, fai de sacchi suddividendo il "da buttare" dal "conservare non si sa mai" al "da dare in beneficenza". Ma più togli, più ne vedi e ti trovi a rivoluzionare tutto. Pensi a quando non potrai più farlo per motivi di età o quando non ci sarai più e l'ansia cresce a dismisura. Perché tanta lana, cotone, fettuccia, uncinetti, ferri? Borse, scarpe, berretti, sciarpe, fatte o comprate e mai messe? Vestiti anni 60, 70, 80 90....? Lenzuola ricamate, bianche, in tela ma usi sempre e solo quei due o tre completi così colorati e tanto semplici da lavare e stirare! Coperte fatte a mano, imbottite, trapunte, in seta e poi usi il piumino. Per non parlare  di tutti quei coordinati stra-usati per i letti singoli dei figli che hai tenuto pensando ai figli un giorno, quando  avranno la loro casa, ma che adesso ti accorgi quanto sono inadeguati, consumati ed inutili. Ora che  le loro case nuove e linde e gli arredi di oggi sono così diversi da quelli dei tuoi tempi. Si fa sera, hai rivoluzionato mezza casa. Chiudi sfinita sportelli, cassetti e finestre, ma non perché hai finito  ma solo per non vedere tutto quello che cii sarebbe da fare. AIUTO!





la prima notte col piumone

Comunque si chiami, Beatrice o altro, questa signora sta facendo un gran lavoro. Piove a dirotto e vi dirò che la mia idea di mettere un coordinato di tipo svedese nel mio letto con tanto di piumino all'interno, non è stata poi un'idea così balzana. Sapete i figli crescono, si sposano se ne vanno e a volte lasciano nella casa materna un po' delle loro cose. Allora nel trafficare che ho raccontato ieri ho recuperato un bel coordinato a righe, arancione, rosa e violetto con tanto di doppie federe in tinta ed un bel sacco per accogliere il piumino. Non ho impazzito poco a sistemarlo sul letto e forse nemmeno ho indovinato bene il verso. Poi ieri sera io e Pino abbiamo lottato non poco per capire come e dove infilarsi (in realtà avevo usato due coordinati uno faceva da doppio lenzuolo ed uno accoglieva il piumino). Sapete i 60 anni di oggi possono essere paragonati al medioevo per come cambiano velocemente mode e tecnologie. Comunque alla fine, ridendo non poco, siamo atterrati sul pianeta letto "svedese" e......tralascio i particolari ma questa mattina è stato bello svegliarsi accoccolati e avvolti da un morbidoso calduccio, mentre fuori la pioggia batteva sui vetri prepotente e noi facevamo finta di non sentire!!!!



domenica 2 settembre 2012

1954 un desiderio di madre




Forse era il 1954. Primo giorno di scuola per le due di sette e nove anni. Foto di rito per loro, ma una madre con dieci figli non può perdere l'occasione di immortalare anche le due più piccole, una di cinque anni (da inserire all'asilo) e l'ultima ancora per qualche anno (diventata poi penultima) di due e cioè io, portata a seguito di mamma e sorelle. Il fotografo comprensivo accetta la richiesta e fa lo scatto. CLIC.



giovedì 21 giugno 2012

ciao Roberta

Lunedì 19 l'ultimo saluto...ad una donna umile e semplice ma: determinata, energica, combattiva, sostenitrice irruente del giusto, punto centrale di appoggio di tutta la famiglia sua e del marito, pronta ad andare fino in fondo in tute le battaglie.
Lei che dal 17 maggio è andata più volte al PS , continuamente rimandata a casa con cure blande per cervicale, stremata dal dolore che le aveva tolto anche le ultime energie che aveva sempre usato per aiutare gli altri...Lei dopo meno di un mese è stata portata via da un'emorragia cerebrale, davanti alla figlia, che l'ha vista morire.
Donne sole, anche se amate. Donne che combattono, che si prendono cura di tutti ma poi quando sono loro ad aver bisogno, per incapacità, per semplicità, ignoranza...si trovano a non avere nessuno che le porti per mano e le sostenga. Questa morte si poteva evitare!!! Ora c'è la tua piccola donna da aiutare e da non lasciare sola, anche in questa battaglia di ricerca di verità, ma soprattutto nel trovare la forza di camminare verso un futuro Ciao Roberta!

mercoledì 25 aprile 2012

presente, passato e futuro.

I
eri è storia, domani è mistero, oggi è un dono. (J. River)





  • Viviamo intensamente il presente, 
    senza dimenticare il passato 
    e non smettendo di sognare il futuro.
     Diella


domenica 22 aprile 2012

IL TEMPO

RUBRICA: QUELLO CHE PENSO IO MA CHE HANNO SCRITTO ALTRI.

IL TEMPO
Esiste un grande eppur quotidiano mistero. Tutti gli uomini ne partecipano ma pochissimi si fermano a rifletterci. Quasi tutti si limitano a prenderlo come viene e non se ne meravigliano affatto. Questo mistero è il TEMPO. Esistono calendari e orologi per misurarlo, misure di ben poco significato, perché tutti sappiamo che talvolta un'unica ora ci può sembrare un'eternità, e un'altra invece passa in un attimo.... dipende da quel che viviamo, in quest'ora. Perché il tempo è vita. E la vita dimora nel cuore. (Michael Ende).

martedì 17 aprile 2012

la mattina..

Io, mi collego quasi sempre dopo le nove perché.. E' d' abitudine alzarci intorno alle otto, siamo soli io e mio marito. Il primo che entra in cucina comincia a preparare la colazione (ma solo da un annetto) perché l'ho sempre preparata io!!! Poi mentre si fa colazione si guardano le notizie del mattino o qualche servizio giornalistico sulla politica. Dopo di che si innesca un dibattito fra me e lui di qualsiasi genere che magari parte dalla politica per finire sui figli o sull'orto. Normalmente quando si arriva ad un certo punto...dove io sto per dire la mia e smontare il suo parere, mettendolo all'angolo, lui regolarmente scappa perché dice di avere un'urgenza. Forse il caffè comincia a fare il suo effetto o i miei discorsi lo stimolano. Io continuo a parlare inseguendolo fino alla porta del bagno. La porta si chiude e... ecco allora il momento che, prendo il portatile e scrivo... BUON GIORNO AMICHE....

lunedì 16 aprile 2012

L'angelo Gabriele....

L'Angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te". (Lc 1,26-28).

Davvero i progetti di Dio sono misteri, abbandoniamoci con fiducia tutto a Lui è possibile:


giovedì 12 aprile 2012

come tulipani

Lieve, mutabile e fuggevole
la mia vita
come  tulipani
in un angolo di primavera
immenso nel suo attimo vitale
seppur  racchiuso da  rete metallica
a definirne i confini. 

lunedì 26 marzo 2012

Cominciano i giorni della consapevolezza +1

Ho deciso..... da oggi voglio visualizzare il tempo che scorre e che sfugge come acqua dalle mani senza la possibilità alcuna di essere trattenuta. 
Giorno dopo giorno camminiamo verso un capolinea che c'è come unica vera certezza per tutti, ma è come se, vicina o lontana, questa stazione fantasma non volessimo vederla, ma in questo stesso modo  finiamo per non vedere nemmeno la nostra vita. 
Io Voglio, come in un riesame quotidiano, riavvolgere il nastro della mia giornata e riguardarla poi al rallentatore per rielaborarla e rivivere il vissuto con occhi consapevoli e disincantati.
Che siano 10.000 giorni o 2 nessuno di noi può saperlo....ma ogni giorno, appena vissuto, quello è stato una certezza ed io voglio poterlo 
riguardare  con cura per renderlo tangibile, visto che nell'atto di viverlo non ne sono sempre totalmente consapevole.
Oggi ad esempio, ho capito di essere stata scelta ed utilizzata  e di aver poco scelto. 
Le esigenze degli altri mi hanno sovrastato e alla fine per non essermi saputa sottrarre ne sono uscita più che mai insoddisfatta e addirittura sfinita nell'anima e nel corpo.
La mia idea di amore incondizionato (verso la famiglia) e di disponibilità estrema verso amici e conoscenti, mi mette nelle condizioni di aspettarmi un ritorno altrettanto significativo, che in realtà sempre più, mi rendo conto, è invece labile e fatuo e  che per lo meno  si avvale di altri parametri. 
Il mio bisogno di dare è in realtà dovuto ad un estremo bisogno di ricevere.
Ad ogni mia azione corrisponde un'aspettativa, una telefonata di ascolto, una risposta immediata ad una richiesta, un'attenzione ad un dolore, un apprezzamento...
Devo riuscire ad accettare che questo possa non accadere, forse mai, almeno non con la stessa intensità da me immaginata, ed imparare ad AUTOBASTARMI.



Il cammino della consapevolezza è iniziato...+1



giovedì 22 marzo 2012

"Ed è subito sera"

Un pomeriggio da nonna-sitter, ora che le giornate sono tiepide e il parco brulica di bambini è più divertente e semplice passare qualche ora con Maty. Mentre la mamma con un po' di pancino che comincia ad evidenziarsi, scambia qualche parola con le altre mamme sulla panchina, la nonna si lascia andare a giochi infantili con il gruppo di bambini che sembrano non essere mai stanchi. Alla fine te ne trovi una decina tutti intorno e con poco li fai divertire e ti diverti. "Ed è subito sera" 

mercoledì 21 marzo 2012

fiori di mandorlo

Oggi, uscita tra sorelle (alcune) per un triste anniversario da ricordare, 22 anni fa e un dolore ancora vivo come fosse ieri. 
Mia madre che ci ha lasciato nel primo giorno di primavera.

Fiori di mandorlo
(2004)

Nella tarda mattinata 
ecco il paese.
La strada si inoltra 
tra distese di colori
che squadrate e nette
avanzano ai lati;
Il rosa ed il bianco
e poi il giallo
che si immerge nel verde
mai così intenso,
come in questi giorni di primavera!
Il cuore leggero
e un ricordo
uno sguardo severo e una bambina timida,
un grembiule nero
il colletto bianco,
e un fiocco vistoso, forse rosa
a cingerlo.
Nelle mani piccole
un mazzo di fiori di mandorlo.
 

sabato 10 marzo 2012

sessantesimo...il regalo più grande? doppio arrivo!!!

Sono arrivati anche i 60...anni. l'OTTO MARZO, quando tutte le donne vengono ricordate  nella loro giornata, io ho questo onore di festeggiare anche il mio compleanno e questo, se da una parte mi rende orgogliosa a volte è come se, accadeva specialmente in passato, mi portassero via un pezzetto.
Quest'anno è stato invece unico e speciale in tutti i sensi. Già da un po' avvertivo strani movimenti e complotti intorno, da parte di mia figlia e mio marito. Lei, che devo dire è davvero sempre molto attenta e presente in queste occasioni, credo, si sia data molto da fare per rendere questo compleanno speciale. Anche col fratello cercava di accordarsi, non comprendendo bene come mai lui, pur essendo più distante è vero e molto occupato, pareva non impegnarsi troppo nel collaborare con lei. Io tutto questo lo vivevo di riflesso, perché come tutte le donne, ho un sesto senso e certe cose non sfuggono. Ma  dentro di me avevo un presentimento.....
Mio marito quel giorno è stato molto carino, siamo andate a fare una gita fuori porta..Talamello, S.Agata Feltria Perticara. Pranzetto semplice in una trattoria caratteristica del posto...ero felice, sapevo che il regalo più bello stava per arrivare... ne avevo già la certezza.
Mia figlia ha organizzato per la sera dopo una serata in pizzeria insieme ai consuoceri e noi, sapevo che voleva farmi felice, ma io lo ero già....
Lei, mio genero la piccola nipotina di 15 mesi ed un altro in arrivo per settembre, quale gioia in tutto questo!  Poi il regalo dei consuoceri (confezione di profumo e creme) , la parure davvero bellissima di mia figlia e marito!
Anche se in questo mese sto trafficando con problemini di salute ed accertamenti....niente mi poteva rovinare la festa.  C'era in arrivo una gioia ancora segreta, che non potevo ancora esternare...
E finalmente l'OK per una comunicazione ufficiale: mia nuora aspetta un figlio...dopo disavventure precedenti e timori, finalmente è accaduto. Mia figlia è di tre mesi, mia nuora di due.
Quale DONO più grande posso ricevere per questo mio sessantesimo compleanno. L'arrivo di due nipotini a distanza di un mese l'uno dall'altro
Ora spero per loro, che tutto proceda bene, e pregherò tanto come faccio sempre  per  i miei figli, affinché queste creature possano venire al mondo sane, realizzando il sogno di Famiglia di queste coppie, che già  comunque si amano tanto.
Io non posso chiedere e desiderare DI PIU'.

per un attimo ho pensato che avessi perso un giorno....meno male, è solo sabato. Un sabato anche  con un bel sole, cielo limpido e la voglia di fare riordino e pulizia, magari...con un po' di musica in sottofondo. Il marito sta facendo potature e pulizia in giardino e di solito io tremo quando gli parte lo sbuzzo...perché è come Attila, dove passa lui non cresce più l'erba e io che sono un po' impicciona a volte pretendo che faccia lui...ma come dico io. Oggi sono felice, e ho deciso di far la brava, di soprassedere e lasciarlo fare...in fin dei conti la natura ha mille risorse e reagisce inaspettatamente anche a un "Mano di forbice "a volte un po' troppo deciso.

giovedì 1 marzo 2012

ultimo giorno....nel primo giorno di primavera

Marzo... eccolo finalmente il mese che più amo,   il mese  del risveglio della natura, dei colori e dei profumi tenui, delle giornate più luminose, il mese in cui sono nata; Unico rammarico un dolore forte mai più dimenticato e indimenticabile: l'ultimo respiro, l'ultimo giorno di vita di mia madre nel primo giorno di primavera.


Ricordando mia madre

Nella mente avida
eterea immagine fluttui
e il desiderio di te più forte incalza.

Presto sfuggevole emigri
e sentimenti di malinconica nostalgia
m’invadono.

lunedì 27 febbraio 2012

via i rami secchi

Oggi ho potato il ficus benjamin..... via i  rami secchi, via quelli con poche foglie piccole, deboli e di un verde pallido, via tutto quanto capace  di portare via energia benefica alla pianta. La primavera incalza, il primo sole di giornate già più lunghe comincia a risvegliare la natura e richiede un rinnovamento....
Così  è per me. Ho bisogno di decidere tagli che rinvigoriscano la mia mente. Quindi con razionalità e pragmatismo, via tutte le interferenze inutili che mi affaticano e  servono solo a placare i miei sensi di colpa, via l'ignoranza che invade con una presenza sterile, via il fatuo.

Devo concedere più spazio agli amori veri, alle passioni che rigenerano, devo concedere più tempo al mio tempo di vita.  

sabato 25 febbraio 2012

l'utile far niente!


Buongiorno...ahhh! finalmente, il sole sta continuando a fare il suo lavoro e la neve che solo ieri mattina copriva ancora gli orti dietro casa e l'erba del giardino, oggi lascia intravvedere la terra e le margheritine  che, timide ed un po' acciaccate, sono rimaste in attesa con pazienza, di riemergere....ancora ci vorrà qualche settimana prima che i cumuli ai lati delle strade possono sciogliersi totalmente facendoci sognare il caldo della bella stagione.
Per me oggi ancora la speranza ...di un giorno di libertà da impegni "imprevisti", dove sia possibile pensare, e realizzare qualche progetto, della lista hobby, crogiolarsi sullo sfaccendare quotidiano e  dedicarsi al a volte utile far niente !

mercoledì 22 febbraio 2012

L'estate incantata: le mie fasi: IN - OUT

L'estate incantata: le mie fasi: IN - OUT

le mie fasi: IN - OUT

Un sole tiepido cerca di darmi energia, ma io ho dei tempi lenti e ancora non sono carica abbastanza, le idee su cosa fare, sono ancora incerte e confuse. Progetto tanto, penso, ma sento che sto viaggiando con il freno a mano tirato. Mi sto rendendo conto che la mente sempre più labile ed incerta, sta condizionando il mio agire.
Ci sono persone che hanno periodi "up" e "down",  io invece mi considero una persona con fasi "IN" e "OUT".
Infatti ho momenti in cui interiorizzo molto la mia vita ed ho bisogno di concentrarmi sul mio dentro, lasciando fuori il mondo. Poi arriva il momento "out" dove esterno e faccio cose che coinvolgono il mondo.
In questo periodo...e parlo di mesi mi trovo nella fase IN. Il problema è che questa volta è come se non ci fosse più, la voglia e l'energia per passare alla fase due e questo mi preoccupa....



lunedì 13 febbraio 2012

mercoledì 18 gennaio 2012

lunedì 19 dicembre 2011

e oggi ho fatto i cappelletti.

Questo è   il rito che si lega di più alla tradizione natalizia romagnola ed in particolare è  per me l'ultima delle attività che mi riporta  ai ricordi  della mia infanzia e alla mia famiglia.
Forse con me finirà anche questa tradizione perché i miei figli, per quanto amino trovarseli a tavola, mi sembra che non si pongano proprio  il problema di una tradizione da portare avanti.
Non era pensabile, pur nella povertà più miserabile, non mangiare un piatto di questa pasta ripiena, cotta in brodo di gallina. In realtà c'era solo quella, seguita dalla gallina lessata e patate cotte anch'esse nel brodo, ma per me era un pranzo succulento e atteso . Mi ricordo la sera prima, noi figlie femmine, grandi e piccole, intorno al tagliere al fianco della mamma, intente a chiudere, come in una catena di montaggio questi cappelletti, chiamati così per la forma caratteristica di un cappello.
La mamma tirava la sfoglia, una delle più grandi con una rondella dentellata la tagliava ricavandone dei quadrati abbastanza grandi (3x3 cm o 4x4), perché il cappelletto non non va confuso con il tortellino bolognese, molto  più piccolo e chiuso ad ombelico e soprattutto  riempito con un ripieno  misto di carne e formaggio.
Un'altra delle sorelle più grandine dosava con una forchetta il ripieno (formaggio fresco di mucca, ricotta, noce moscata, tanto parmigiano) posizionandolo sopra al quadrato. In realtà la ricetta originale prevedeva anche una manciata di candito di cedro tritato ma oggi solo in pochi utilizzano questo ingrediente.
Le sorelle di media età  (ricordo che solo noi femmine eravamo 7) facevano a gara a chi ne chiudeva di più,  anche per non fare asciugare la sfoglia che avrebbe impedito una buona chiusura e cercando di non romperli.
Quando il ripieno finiva e rimaneva qualche pezzo di sfoglia, venivano ricavate delle punte  irregolari che  poi venivano fatte cuocere  così, senza niente insieme ai cappelletti, ma la mamma ci raccontava che quelle erano le stelle comete e  per chi, il giorno dopo, se le ritrovava nel piatto, sarebbe stato un segno di fortuna.
Intanto che il "prete" (attrezzo in legno che faceva da supporto allo scaldino contenente la brace) faceva il giro dei letti, prima di andare a dormire noi piccoli preparavamo le letterine di Natale, con disegni fatti da noi e spolverati di brillantini, contenenti le nostre promesse e i nostri  buoni propositi.  La grande tavola veniva preparata già la sera stessa,  con tutti i piatti capovolti, per creare l'effetto sorpresa che il babbo doveva avere nel ritrovare poi le letterine ammucchiate sotto al suo piatto nel momento che si dovevano rigirare per accogliere il brodo bollente. Mio padre stava al gioco, e ad ogni letterina corrispondevano pochi spiccioli donati, ed un bacio dato in realtà solo in quella occasione per una  educazione fatta di pudore e gesti concreti. Mio padre dava il via alle danze, infilzando con la forchetta il primo grosso cappelletto, ed esibendolo con il braccio alzato ripeteva la frase che da sempre e per sempre gli ho sentito dire: "E anche quest'anno, sono riuscito a mangiare i cappelletti", raccontando per l'ennesima volta la storiella a cui si faceva riferimento e cioè  quella di un vecchio signore che a tavola, circondato dai famigliari , nell'atto di dire questa frase e di mettersi in bocca il primo cappelletto, moriva stecchito senza riuscire a completare il gesto. Lui immancabilmente mimava la scena e noi ridevamo  tutti divertiti. In realtà, era semplice felicità  e fame, quello che ogni volta, ci faceva sorridere.



venerdì 25 novembre 2011

tempo sprecato......

.. Tempo sprecato quello che passiamo a sognare e a rammaricarci per quello che avremmo voluto essere o avremmo potuto fare. Minuti , ore  giornate in cui non si è al meglio quello che siamo. 

mercoledì 9 novembre 2011

musicista, poeta, filosofo maledetto .



musicista, scrittore, poeta, artista, filosofo maledetto e nello stesso tempo uomo timido, tenero, pieno di stupore per i colori della vita...grazie per quello che ci dai.

lunedì 7 novembre 2011

Questa è una dichiarazione!!!!


Testo canzone SE POTESSI AMORE MIO

Vinicio Capossela


Vinicio Capossela > SE POTESSI AMORE MIOSe potessi amore mio
Vorrei darti tutto quel che vedo
Ma posso darti solo quel che ho io
E purtroppo non è gran cosa

Se potessi amore mio
Vorrei esser un grand'uomo
Saperti amare come una regina
Ma purtroppo sono quel che sono

Se potessi amore mio
Per non sciupare questa tua vita
Dovrei andarmene e dirti addio
Ma purtroppo non sono buono

Video canzone: SE POTESSI AMORE MIO

domenica 23 ottobre 2011

ciao Sic.

Ciao Sic. Io seguivo di riflesso le tue, e non solo, avventure motorizzate, ma la sofferenza che provo è grande. Un giovane non dovrebbe mai andarsene dalla vita. Odio chi vive ogni morte popolare o no, con improvvisa rassegnazione, forza d'animo e prontezza nel guardare avanti. Per me la morte, specialmente quando rapisce giovani vite è qualcosa di estremamente straziante. Ogni parte del mio corpo ne è segnata e il mio pensiero rimane stretto in una morsa. Piango dentro e fuori e il dolore in senso assoluto che appartiene al mondo, mi sovrasta. Rimango paralizzata e niente può attrarmi in questi momenti.
Mi fa paura essere posseduta da un dolore così forte per chi non è un mio caro e non oso immaginare quale devastazione subirebbe la mia vita in CASO DI....